IGNORANCE1

Il lavoro di Ignorance1 ruota attorno agli stili grafici che hanno caratterizzato la scena musicale rave degli anni ’80 e ’90. Gli elementi grafici moderni sono combinati a modelli e stili classici, in modo che gli artwork mantengano un mood vintage con quel tocco di contemporaneità unico.
La parola “ACID” è abbastanza ricorrente in molti dei suoi lavori. Questa particolare parola viene inserita in diversi contesti artistici ed esplorata in base ai diversi significati che può avere in quei contesti. L’acido è un sapore, una corrente musicale, un viaggio, uno stato emotivo. “Non triste ma non felice, JUST ACID” è una citazione che compare su alcune opere ed è solo un esempio dell’utilizzo del concetto per definire un particolare contesto emotivo con un pizzico di ironia.
Come definiresti il tuo stile?
Non triste, non felice, semplicemente acido.
Cos’è per te la personalizzazione?
La personalizzazione per me, nonostante possa sembrare banale, è rendere personale una qualsiasi cosa.
Nel mio caso mi diverte farlo in modo abbastanza “freestyle”, trattando l’oggetto o il capo come se fosse un foglio bianco.
Non triste, non felice,
semplicemente acido.


Quanto ami Milano e cos’ha in più delle altre città?
Con Milano ho un rapporto costante da anni di amore e odio, ma in fin dei conti non posso che esserle estremamente grato per le molte opportunità che concede dal punto di vista creativo e professionale. Una caratteristica che solo Milano possiede è quella dei luoghi nascosti che si continuano a scoprire ancora oggi dopo tanti anni.
A che cosa ti sei ispirato per la customizzazione della Jumpsuit?
Per customizzare la Jumpsuit ho voluto mixare il mio stile con il workwear nudo e crudo delle officine meccaniche.
Come l’hai realizzata?
Ho dapprima usato spray e marker per customizzare le patch: di alcune ho totalmente customizzato il back e di altre invece il front. Successivamente sono intervenuto direttamente sulla Jumpsuit disseminando frasi e messaggi.
I rip-off di loghi presi in prestito dal mondo delle corse sono tra i tuoi soggetti preferiti: Shell, Agip, Michelin e Pirelli per citarne alcuni. Hai una passione per l’universo automotive o semplicemente ti affascina la parte grafica di quei brand?
Le vecchie officine sono sempre state di grande ispirazione per me.
Con mio padre, grande appassionato di motori, ne ho viste tantissime fin da bambino e sono rimasto folgorato da tutto quel microcosmo di targhe vintage, calendari e merchandising dei brand dell’universo automotive.
L’anno scorso, durante una mia mostra, ho potuto realizzare anche uno dei miei rip-off su una vera targa.
Ancora oggi rimango affascinato dalle grafiche di questo settore e sembra incredibile il modo in cui si prestino tutte magnificamente ad essere stretchate e rielaborate.
Raccontaci come nasce uno di questi rip-off
Il primo rip off del mondo motori è stato quello del Bibendum di Michelin, a cui ho aggiunto una seconda testa triste accanto a quella sua classica sorridente. È stato un esperimento come tanti, ma è stato subito molto apprezzato. Da lì è partito un po’ il mio claim “not sad not happy just acid”.
Il resto dei rip-off invece nascono di solito guardando la reference “ufficiale” e cercando di capire come possono inserirsi i codici grafici e i concept che uso solitamente, spesso tutto avviene in maniera molto spontanea e naturale.













